sabato 16 marzo 2013

Tiriamo le somme.....

Si riportano di seguito alcuni dati sulle adesioni che con pochi mezzi (internet e passaparola) ed in una manciata di mesi si sono raccolte per il ricorso giuridico che è ai nastri di partenza.

Non è il caso di formulare delle analisi su questi dati parziali ed incompleti però alcune personali considerazioni occorre farle, soprattutto riferendoci alle email che spesso hanno accompagnato queste adesioni cariche di vissuti e storie uniche e straordinarie.
Innanzitutto la sproporzione tra i generi che ci si aspettava non è affatto così rilevante, soprattutto in alcune regioni.

In parte per l'attuale contingenza economica che ha registrato un aumento esponenziale della disoccupazione soprattutto tra le fasce più esposte dei lavoratori che ritroviamo, soprattutto, tra chi ha un membro della famiglia con gravissima disabilità.

Inoltre il lavoro enormemente usurante del caregiver (che vive in media anche 17 anni in meno) espone moltissime famiglie a decessi prematuri del membro più gravato dalla cura, generalmente una donna.

Questo non coincide con una maggiore presa in carico da parte della collettività, tutt'altro, ma solo con un passaggio di consegne al membro superstite, frequentemente un uomo. E nei casi estremi - ma non cosi' rari - in caso di mancanza di altri familiari, con la totale istituzionalizzazione dell'interessato con costi talmente elevati per la collettività da rendere incomprensibile la totale mancanza di prevenzione.


La distribuzione regionale ricalca le difficoltà di accesso a internet dovute alla difformità della fornitura delle reti di copertura e delle tecnologia d'informazione (digital divide ).
Sono state individuate per il momento tre aree, al Nord, al Centro ed al Sud che coincidono con tre diversi Tribunali nella quale verranno contemporaneamente depositati i ricorsi collettivi.


La distribuzione numerica per regioni e province potrà esser facilmente visualizzata nei grafici sottostanti che sono stati elaborati interamente da un familiare caregiver D.M.alla quale va tutta la nostra riconoscenza del bellissimo lavoro effettuato.






6 commenti:

  1. sono giuste le tue osservazioni. mi auguro che Milano si possa incrementare ulteriormente, mi sembrano veramente pochi i ricorrenti!Pochi rispetto alla situazione reale che ben conosciamo. Solo a Milano i ragazzi che frequentano i CDD sono 870. OTTOCENTOSETTANTA! Possibile solo 84 genitori che fanno aderiscono alla causa?

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    1. Arriveranno, Pinuccia, continuiamo a diffondere e vedrai che se ne aggiungeranno degli altri. Intanto però occorre partire perché....siamo pronti :)

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    2. ma per la cota da versare come si fara?? veremo contatati? per sapere quando e come possiamo pagare?

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  2. io continuo a non vedere la lista con i cognomi e città, x me servirebbe a dare conferma che si è presenti nella causa x il riconoscimento, se avete già publicato una lista forse sono io che non so dove trovarla, un abbraccio a tutti

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  3. Sono d'accordo con Silvestro, anche a me pare importante essere tutti in rete!Grazie comunque per questa iniziativa! Marina

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  4. per Silvestro e Marina: i dati degli aderenti al ricorso sono coperti dalla privacy in quanto dati sensibili e senza precisa autorizzazione degli stessi non possono esser pubblicati. Ogni persona che ha aderito ha ricevuto l'invito a partecipare alla mailing list che è attiva da tempo proprio per permettere un confronto con tutti gli aderenti e fornire via via direttamente informazioni sull'andamento del ricorso. Se non riuscite ad accedere alla mailing list potete contattare direttamente la mail: lacurainvisibile@gmail.com oppure seguire le istruzioni riportate a questo url:http://la-cura-invisibile.blogspot.it/2013/01/mailing-list.html

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