lunedì 12 dicembre 2016

LA MOSTRA NEGATA. Ricorso collettivo dei Caregiver Familiari contro la DISCRIMINAZIONE

Le parole sono importanti.

Essere un Caregiver Familiare non significa solo essere il parente di una persona con disabilità ma esserne il testimone, la persona che lotta al fianco per fare in modo che i diritti che appartengono a tutti non siano negati a chi già deve fare i conti con la propria disabilità.
I diritti vengono frequentemente espressi con pochi dettagli e senza "giri di parole", le discriminazioni, invece, vengono regolarmente infiocchettate da "paternalistiche raccomandazioni"

Queste parole indicano un diritto:

Discriminazione sulla base della disabilità” indica qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo. Essa include ogni forma di discriminazione, compreso il rifiuto di un accomodamento ragionevole;"

Queste altre parole indicano, invece, una discriminazione:

"Un bambino può visitare Van Gogh Alive? Non ci sono limiti di età per visitare la mostra. Per quanto riguarda la possibilità di muoversi e giocare del bambino all’interno del percorso non ci sono problemi, contando anche che le superfici videoproiettate sono anch’esse calpestabili. Raccomandiamo solo ai genitori di tenere i propri bambini vicino a loro e di non farli correre o parlare ad alta voce all’interno della mostra per non disturbare gli altri visitatori. In caso di bambini aventi disabilità fisiche o psichiche certificate, consigliamo una visita preventiva da parte del genitore che poi accompagnerà il bambino, come buona prassi al fine di valutare e poi introdurre l’esperienza al bambino stesso.
Ovviamente quando il genitore tornerà in mostra accompagnato dal bambino non dovrà acquistare nuovamente il biglietto, che varrà anche per la seconda visita.
 Ci sono indicazioni particolari da seguire per persone con disabilità fisica o psichica?
Le immagini sono sia a scorrimento che in dissolvenza. Tra le varie sequenze e ” capitoli ” dell’esperienza però non sempre si ha un passaggio graduale, vi sono anche stacchi con momenti di buio. Teniamo a precisare che i colori sono accesi come li ha dipinti dall’artista e di grande impatto, così come il livello dell’audio è altrettanto elevato, in dolby sorround come in una sala cinematografica. Ai visitatori con disabilità motoria sarà possibile accedere alla mostra a partire dalla data che verrà comunicata quanto prima sul sito ufficiale della mostra, su facebook, sul sito di TicketOne e direttamente a coloro che, comunicando i propri riferimenti, richiedano di essere ricontattati. Il Palazzo degli Esami, sede della mostra, è un edificio storico degli anni ’20 sottoposto a vincoli e tutele tale per cui sono state avviate le richieste per l’installazione di un monta scale."


UN RICORSO? PERCHE'?

Perché si è deciso di fare proprio un ricorso per discriminazione e non una petizione, una diffida o una serie di articoli sul giornale?

Semplicemente perché tutte queste cose sono già state fatte da tempo, ma la Mostra, aperta al pubblico dal 25 ottobre, continua a non essere accessibile alle persone con disabilità.

I Diritti delle Persone con Disabilità sono spesso ignorati perché chi non li rispetta non patisce nessuna conseguenza anzi, a volte, ne ha perfino un vantaggio.
In questo caso gli organizzatori hanno reso inaccessibile la mostra alle persone con disabilità ponendo, sinora impunemente, ben due tipi di barriere: una barriera architettonica rappresentata da due rampe di scale, senza aver provveduto per tempo all’installazione di un montascale, e una barriera culturale espressa sotto forma di “indicazioni particolari da seguire per persone con disabilità fisica o psichica”.
Proprio queste ultime comunicano implicitamente che il visitatore con disabilità non è gradito. Infatti le caratteristiche tecniche dell’allestimento sono già chiaramente esposte nel sito web della mostra, pertanto la persona con disabilità, o il suo caregiver, è in grado di decidere autonomamente se il contesto può risultare per lui disturbante o non adatto. Esplicitarlo ulteriormente rappresenta a tutti gli effetti un tentativo di dissuasione a visitare la mostra, che nessun locale pubblico, come cinema, ristoranti, locali notturni, porrebbe mai in atto.
Ma il fatto sorprendente è che la mostra abbia avuto le autorizzazioni necessarie per aprire, pur senza essersi dotata di un montascale per il superamento delle barriere architettoniche e sorprendente che ciò perduri da quasi due mesi, fino a data non meglio precisata, senza che nessuna istituzione preposta sia intervenuta.
Per questo è necessario che siano le stesse persone con disabilità e i loro caregiver a denunciare questa discriminazione, a chiedere quella tutela e quel rispetto dei loro diritti che non sono stati garantiti né dagli organizzatori dell’evento né dalle istituzioni che avrebbero dovuto vigilare.



L'AZIONE COLLETTIVA - Contro l'inaccessibilità alla mostra, contro questa barriera culturale oltrechè architettonica, l'associazione Avvocato del Cittadino a cui si sono rivolte molte persone per segnalare il problema e chiedere tutela, organizzano un ricorso collettivo per chiedere la rimozione della discriminazione e il risarcimento del danno non patrimoniale patito dalle persone con disabilità


CHI PUO' PARTECIPARE - possono partecipare le persone con disabilità motoria che non hanno potuto visitare la mostra a Roma (anche se straniere - o di altre città italiane - e venute in vacanza nella Capitale nel periodo della mostra o che hanno desistito dal raggiungere i luoghi della mostra per via dell'impossibilità di accedervi) PER PARTECIPARE, CLICCA QUI

QUOTA DI PARTECIPAZIONE - per partecipare occorre iscriversi ad Avvocatodel Cittadino e versare la quota associativa di 20 euro.
E’ possibile partecipare fino al 7 gennaio 2017, invitiamo tutti quindi ad aderire ed a combattere con noi questa assurda discriminazione con l'obbiettivo di creare un precedente che sancisca la concretezza di un diritto che non può, non deve più essere omesso in qualsiasi manifestazione aperta al pubblico.

Nessun commento:

Posta un commento