mercoledì 1 luglio 2015

Le persone e le famiglie disabili italiane sbarcano all'ONU in difesa dei propri diritti



CI SIAMO! Finalmente abbiamo tutti gli elementi per iniziare questa nuova battaglia, la più importante di tutte. Una battaglia che oltre a stimolare il riconoscimento dei diritti ne chiarisce anche la direzione.

Dopo svariati colloqui con un team di avvocati di altissimo livello internazionale - l'Avv. Prof. Andrea Saccucci e l'Avv. Giuseppe Rossodivita - Il Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili avvierà un ricorso all'ONU presso il Comitato per Diritti delle Persone con Disabilità, il più alto organismo mondiale per la tutela dei disabili e delle loro famiglie.

Da parte dei legali abbiamo trovato grande disponibilità, umana oltre che professionale, e pertanto i costi da affrontare saranno quelle per coprire le spese vive, ivi incluse traduzioni, spese di segreteria, bolli e tasse. 
Come ben sapete il Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili non dispone di alcun tipo di fondi, ne' pubblici ne' privati e quindi abbiamo bisogno di un contributo di 50 euro a famiglia da parte di tutti coloro che aderiranno. Ovviamente non mancheremo di rendicontare entrate e spese ma è importante raggiungere almeno il numero di 200 partecipanti per raggiungere la cifra necessaria di 10.000 euro. Se c'è una cosa alla quale teniamo è la massima trasparenza e pertanto dobbiamo comunicarvi che nella fase di convocazione all'ONU dovremo affrontare anche le spese di viaggio per gli avvocati e quindi ci sarà un secondo momento in cui dovremo versare un ulteriore contributo ma più saremo e meno peseranno le spese per tutti noi. Noi ci siamo presi l'impegno di provare tutte le strade ma abbiamo bisogno di voi e della vostra determinazione a NON MOLLARE MAI! Noi non lo faremo.
Il contributo potrà essere versato in un qualsiasi esercizio con una ricevitoria alla PostePay n.5333171004900789  intestata a Maria Simona Bellini CF: BLL MSM 57C48H501P  , o attraverso un qualsiasi sportello bancario oppure on line utilizzando l'IBAN IT06F0760105138240999141003 (conservate con cura la ricevuta) e, in qualità di Presidente del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili, mi prenderò tutte le responsabilità di gestione dei contributi raccolti. Dopo aver effettuato il versamento vi preghiamo di riempire il seguente modulo online per registrare la vostra partecipazione:

Per interagire, chiedere informazioni e comunque restare in contatto collegati anche a questa pagina Facebook:
oppure scrivere a presidenza@famigliedisabili.org
oppure lacurainvisibile@gmail.co

La presidente del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili spiega così com'è nata questa ultima nostra battaglia:

"Il ricorso all'ONU per il rispetto di diritti umani fondamentali da parte del nostro Coordinamento ha una bella storia dietro, quella della condivisione e del contributo in idee di molti Soci.

Quando abbiamo fatto - e vinto contro tutto e contro tutti - il ricorso contro il nuovo ISEE, molti Soci ci hanno sollecitato a studiare un percorso legale internazionale che sostenesse in modo giuridico la petizione (che sortirà soprattutto un effetto amministrativo) che abbiamo presentato al Parlamento Europeo che, come molti sanno, sta facendo un ottimo percorso.

La soluzione spontanea sembrava quella di ricorrere alla Corte Europea, come da molti Soci suggerito, ma nella realtà si è dimostrata una strada non percorribile per due motivi sostanziali: il primo è che la procedura prevede che prima di rivolgersi alla Corte è necessario aver percorso tutti i gradi di giudizio italiani (Tribunale Ordinario, Corte di Appello, Cassazione) e questo avrebbe comportato - viste le note lungaggini della giustizia italiana - almeno 10 anni di cause prima di poter ricorrere alla Corte Europea; il secondo è ancora più sostanziale in quanto non esistendo in Italia una legge specifica di tutela, soprattutto dei Caregiver familiari, saremmo andati incontro ad un procedimento di inammissibilità in quanto nessuna legge è stata di fatto non rispettata perché questa legge NON ESISTE!

E allora perché non puntare in alto là dove il ricorso è ammissibile per la lesione dei diritti umani, sanciti a livello planetario e dove è possibile ottenere finalmente giustizia in tempi ragionevoli? Ripeto anche quanto detto da Chiara: le strategie e i punti forti del ricorso, già in fase di studio ed approfondimento da parte degli Avvocati (e che Avvocati!!!) spetta a loro e solo a loro... altrimenti avremmo fatto da soli, no? 

La fiducia che avete in noi non può che rendermi orgogliosa di far parte di questo grande gruppo ma voglio sottolineare un aspetto che, se permettete, non vorrei che passasse in secondo piano. Sapete cosa vuol dire per me firmare questo ricorso, in qualità di Presidente del Coordinamento Famiglie Disabili, senza la certezza assoluta che verranno reperiti tutti i fondi necessari? Che dovrei pagare io in prima persona e senza averne la possibilità materiale, purtroppo...

Vi basta questo per capire quanto io ci creda? Quindi se è vero che voi tutti avete fiducia in noi vi posso garantire che noi ne abbiamo, e tanta, in voi, nella nostra fame di giustizia, nella forza delle nostre famiglie, nella determinazione senza tentennamenti, nel fatto che NON MOLLEREMO MAI, tutti insieme! Siamo un gruppo eccezionale, fuori del comune davvero, ce la faremo!"


Intanto si comincia a parlare del ricorso all'ONU: mi raccomando diffondete la notizia che prima partiamo prima arriviamo!




1 commento:

  1. Ma non solo, disabili lavoratori subiscono MOBBING, si fa di tutto in modo che il disabile viene costretto a dare le dimissioni, cosi che non potrà più usufruire della lunga attesa del collocamento mirato... c’è da dire tano sull’argomento. I comportamenti che vengono normalmente individuati possono essere molteplici: abusi psicologici, angherie, vessazioni, emarginazione, umiliazioni, maldicenze, ostracizzazione, ed ancora il demansionamento, il trasferimento ingiustificato, le sanzioni disciplinari pretestuose e infondate, le molestie, il licenziamento ingiustificato.

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